Disturbi dell’apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono una specifica tipologia di disturbi evolutivi classificati, nel DSM 5, all’interno della più ampia categoria dei Disturbi del Neurosviluppo.

Nello specifico si tratta di una condizione clinica evolutiva di difficoltà di apprendimento di determinate aree quali la lettura, il calcolo, la scrittura che si manifesta con l’inizio della scolarizzazione.  Si tratta, dunque, di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale: interessano, in maniera specifica, le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici.

Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

  • dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo) specificata attraverso i criteri di accuratezza nella lettura di parole, nella velocità o fluenza e nella comprensione del testo. Va menzionata anche la particolare sfumatura che riguarda l’accezione di disturbi della comprensione del testo scritto indipendenti sia dai disturbi di comprensione da ascolto che dagli stessi disturbi di decodifica.
  • disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica) specificata attraverso i criteri di accuratezza nello spelling, nella grammatica e nella punteggiatura e nella chiarezza/organizzazione dell’espressione scritta.
  • disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria)
  • discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri) specificata attraverso i criteri di concetto di numero, memorizzazione di fatti aritmetici, calcolo accurato o fluente e ragionamento matematico corretto.

Il principale criterio necessario per effettuare una corretta diagnosi di DSA è quello della “discrepanza” tra abilità nel dominio specifico interessato e l’intelligenza generale. Ciò significa che è necessario determinare il quoziente intellettivo come primo luogo di diagnosi differenziale, al fine di escludere in primis altri tipi di disturbi del neurosviluppo, disturbi sensoriali o neurologici gravi. Nei disturbi specifici dell’apprendimento tale indice non risulta compromesso e rientra nei range medi standardizzati. In secondo luogo si andranno ad approfondire i diversi domini di abilità specifiche che invece potranno risultare carenti in diversi ambiti e gradi. Non in ultimo, vanno considerati anche tutti i disturbi a carico della sfera emotiva che non rendono possibile la diagnosi così come tutte le situazioni ambientali e culturali di svantaggio che limitano un’adeguata istruzione.

Le assodate disfunzioni neurobiologiche sottostanti i DSA, che interferiscono con il normale processo di acquisizione delle specifiche abilità scolastiche e didattiche, si intrecciano a fattori di tipo interno ed ambientali come la scuola, la famiglia e il contesto sociale in generale che contribuiscono a loro volta a determinare gli aspetti fenotipici del disturbo (ossia come si manifesta) e contribuiscono al maggiore o minore livello di adattamento. Essendo i DSA cronici è possibile intervenire sull’espressività del disturbo che è assodato modificarsi in relazione ad età ed ambiente: il manifestarsi con caratteristiche diverse nel corso dell’età evolutiva e delle fasi di apprendimento permette di interporsi con specifici interventi nel lasso delle finestre evolutive.

Nella nostra ottica di lavoro in questo ambito, riteniamo fondamentale una approfondita, dettagliata e corretta diagnosi e che consideri, oltre alle variabili quantitative e qualitative, il profilo evolutivo del bambino in tutte le sue sfaccettature cognitive, affettive e relazionali al fine di offrire un progetto terapeutico che possa basarsi principalmente sulle risorse del bambino e del suo ambiente circostante e che non interessi solo mero il potenziamento delle abilità carenti.

 

 Difficoltà scolastiche:

Il disagio scolastico è un fenomeno complesso che interessa diversi fattori. Tale condizione si manifesta, oltre all’ambito degli apprendimenti, anche nelle relazioni e nel comportamento. E’ utile differenziare alcune situazioni specifiche.

L’insuccesso scolastico è differente dalla flessione del rendimento, dove quest’ultima rappresenta una condizione transitoria a seguito di un periodo di scolarità soddisfacente. L’insuccesso è differente anche dal ritardo scolastico che di solito lo precede.

Le difficoltà scolastiche si distinguono in diverse possibilità e manifestazioni fenomenologiche:

  • Rifiuto scolastico: è una condizione di carattere emotivo che si dimostra attraverso l’opposizione o la resistenza ad andare a scuola e nel rimanerci. Il bambino o l’adolescente può presentare un’oppositività attiva o passiva. Nel primo caso osserveremo turbe del comportamento come broncio, collera o irritabilità; nel secondo caso invece avremo a che fare con soggetti più taciturni che tendono ad essere distratti, a rifuggire nella fantasia e ad essere considerati i così detti “sognatori”.
  • Disinteresse scolastico: è una condizione di disimpegno nei riguardi della scuola che si manifesta spesso attraverso la ripugnanza, la noia e la svalutazione dell’istituzione. Questa situazione si presenta anche in adolescenza e sottende dinamiche profonde di disagio.
  • Inibizione: è l’incapacità di lavorare e concentrarsi sull’attività. L’inibizione riguarda i processi conoscitivi ed emotivi-affettivi dove si palesa attraverso comportamenti di timidezza.
  • Fobia scolastica: è la paura incontrollabile e irrazionale di andare e restare a scuola. Il livello d’ansia è talmente tanto alto che compromette la frequenza scolastica. L’insorgenza spesso risulta immotivata poiché coinvolge bambini e adolescenti intelligenti e con un buon rendimento. E’ un importante segnale d’allarme che può sottendere una strutturazione psicopatologica più profonda su cui è necessario intervenire.

Attualmente, siamo in fase di accreditamento come centro per la diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento