Nell’ottica di un processo terapeutico e riabilitativo integrato è importante contestualizzare sia gli aspetti di un modello operativo che ci orienta e muove sia della cornice teorica entro i quali si ascrive.

Il modello della mente con cui il centro mosaico opera, che sembrerebbe essere confermato dalle attuali ricerche neuroscientifiche e condiviso in ambito psicologico, è quello di un raggiungimento di uno sviluppo che, in circostanze sufficientemente buone, si evolve in maniera associative in relazione al caregiver primario (Wilkinson). I modelli non lineari di crescita si riferiscono al concetto, da noi condiviso, che mentre l’ambiente modifica il cervello in evoluzione determinandone una specifica configurazione psichica, allo stesso modo lo stesso ambiente viene modificato, in una codeterminazione continua, dalla mente in evoluzione.

Gli strumenti dei quali ci avvaliamo sono da considerarsi molteplici: l’atteggiamento analitico ci pone in un modo di stare ed essere nella relazione, mentre la conoscenza delle funzioni mentali superiori e di tutti gli “attrezzi utili all’opera” ci permette di essere sempre a contatto con i meccanismi evolutivi di ogni individuo nella sua specificità di aspetti cognitivi, affettivi e relazionali.

Nella valutazione in età evolutiva consideriamo alcuni fattori di base fondanti. Innanzi tutto questa fase di sviluppo viene considerata nella prospettiva di una maggiore e florida interconnessione tra le diverse basi strutturali neuroanatomiche, funzionali e psichiche. Ci poniamo di fronte quindi alla necessità di accogliere, analizzare e sostenere lo sviluppo infantile da diversi punti di vista che troveranno poi un’integrazione che possa corrispondere il più possibile all’unicità ed alla totalità dell’individuo.

Il percorso valutativo, che si compone sulla storia del singolo bambino, nella sua struttura di massima si compone di questi momenti principali:

  • Primo colloquio di tipo anamnestico
  • Incontri di valutazione psicodiagnostica o neuropsicologica per il bambino/ragazzo
  • Incontro di diagnosi familiare
  • Conclusione con restituzione della diagnostica ed eventuale proposta di un percorso terapeutico