Il diario alimentare è uno degli strumenti principali nel lavoro del nutrizionista, che tiene conto anche della psicologia alimentare. Ci sono diari più o meno complessi, ma la maggior parte comprende la registrazione delle seguenti informazioni di base, e sono di rilevante utilità anche per i più giovani:
– Cibi mangiati a colazione, pranzo, cena e negli spuntini
– Quantità del cibo ingerito
– In alcuni diari si registra anche l’attività fisica, o viene lasciato uno spazio per le note.
Una riflessione consapevole sul proprio comportamento alimentare, e su quello dei propri figli, può contribuire a modificare in modo duraturo le abitudini alimentari. Inoltre la chiave per il successo verso il raggiungimento di un obiettivo fisico, come ad es. lo sviluppo muscolare o il dimagrimento, è da ricercarsi in una corretta alimentazione.
Se la quantità di calorie assunte o la distribuzione delle singole sostanze nutritive non sono adatte al proprio obiettivo fisico, raggiungerlo risulta difficile e demotivante.
Ed è qui che si comprende l’importanza del diario alimentare, che diviene una vera e propria guida per quanto riguarda il comportamento alimentare.
Tenere un diario alimentare può risultare utile a chiunque desideri lavorare seriamente sui propri modelli di comportamento alimentare. Può inoltre essere d’aiuto per evitare alcuni tipici “errori” iniziali e per seguire giornalmente la propria dieta.
REALIZZAZIONE E STRUTTURA DI UN DIARIO ALIMENTARE
Un diario alimentare non deve essere complesso nella struttura. La cosa importante è che le domande fondamentali relative al proprio comportamento alimentare possano trovare una risposta precisa con uno sguardo al diario:
Cosa mangio?
Quando mangio?
Quanti pasti assumo?
Quanta energia (calorie) assumo?
Questi punti appena elencati devono essere l’elemento centrale per l’inserimento dei contenuti nel diario. Naturalmente è poi possibile rendere le informazioni contenute ancora più esaustive (ad es. motivazioni dietro alla scelta degli alimenti, soddisfazione a livello emotivo o sensazione di fame, ecc.)
Per i principianti è sufficiente concentrarsi sull’indicazione della quantità di calorie assunte durante il giorno. In questo modo è possibile formulare una prima valutazione nel contesto del comportamento alimentare e ricavare informazioni in merito all’attuale condizione fisica.
Altrettanto importante è il “diario emotivo nutrizionale”
Che cosa si intende per diario emotivo nutrizionale?
Quando parliamo di diario emotivo- nutrizionale, stiamo parlando di integrare la parte nutrizionale con quella emotiva (sfera importantissima e che gioca un ruolo fondamentale, nell’approccio ad un nuovo piano/programma alimentare).
Le emozioni hanno un ruolo molto importante nell’alimentazione del soggetto!
Gli stati d’umore influenzano la maniera di alimentarsi, lo possiamo vedere anche nella nostra stessa persona; provate a porvi queste due domande:
“Ti è mai capitato di sentirti giù di morale?”
“Questo sentimento come influenza il tuo appetito?”
Sarà solo l’inizio per approcciarsi ad uno stile di vita alimentare differente e salutare.
In questo periodo “casalingo” così lungo, è facile perdere il focus sulla corretta alimentazione, perché il troppo tempo libero a disposizione, ci porta ad annoiarci e a non avere stimoli; entra in gioco qui, la possibilità di iniziare a vedere l’alimentazione con altri occhi. Potete “giocare” a cercare dentro di voi, quali stati emotivi vi portano a mangiare in maniera scorretta, scrivere sul diario ed iniziare ad approcciarvi in cucina, con ricette gustose ma bilanciate dal punto di vista nutrizionale.
In questo “passatempo”, coinvolgete anche i più piccoli. Le basi dell’alimentazione, legata all’emotività, si gettano sin da bimbi.
Sarà tempo investito in maniera più che corretta, per voi e i vostri figli, per poter stare insieme e per raggiungere uno stato psico-fisico ottimale, gettando delle basi di consapevolezza nutrizionale, ai vostri figli, partendo da voi stessi!
Dott.ssa Valentina Strologo
Biologa nutrizionista presso il Centro Mosaico
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